Onia
Ortensi, nacque in Pratola Peligna il 1833 e ivi decedette il 1922. Fece
parte della Guardia Nazionale e partecipò alla repressione del
brigantaggio che si era diffuso nell’Italia
Meridionale dopo la caduta dei Borboni. Partì di casa da semplice
volontario e senza alcun grado, fu sergente e poi ufficiale nella Milizia
Mobile e nel gennaio 1862, in riconoscimento delle sue benemerenze, fu
incorporato, sempre come ufficiale, nel 35° Reggimento Fanteria. Nel
maggio 1866 fu capitano della 2 compagnia del 128° Battaglione Mobile.
Sulla fine del settembre 1867, all’echeggiare degli squilli di tromba
per la campagna dell’indipendenza e della unità della patria, organizzò
a proprie spese una compagnia di volontari e, con la leggendaria camicia
rossa, prese parte alle sfortunate vicende dell’Agro Romano, combattendo
a Monterotondo ed a Mentana, con Giuseppe Garibaldi. Nella prefazione al
suo primo opuscolo, pubblicato il 15 agosto 1903, egli conclude con queste
parole:“ L’opera dei patrioti spesso non ha raccolto che disprezzo. Ma
chi alla patria dedicò, senza transazioni e senza ricompense la sua
esistenza, con culto costante ed immutabile, può con orgoglio ricordare a
se stesso i giorni vissuti con fede ed amore incurante del plauso
altrui”.
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