Un'area
della Fabbrica di Confetti Pelino è oggi dedicata
all'esposizione
di
macchinari, cimeli, ricordi, oggetti rari e preziosi connessi
con l'antica arte sulmonese della produzione dei confetti. Il
Museo unico nel suo genere intende presentarsi come un doveroso
atto di riconoscimento della Fabbrica di Confetti Pelino nei
confronti di tutti gli antichi confettieri (non solo della
famiglia Pelino) che dal tardo Medioevo in poi hanno contribuito
a creare la fama di Sulmona come città dei confetti.
Nel
Museo Pelino sono infatti conservati tutti i diplomi ottenuti
nelle principali esposizioni mondiali dall'800 ad oggi; i
brevetti registrati dalla fabbrica di confetti Pelino in diversi
paesi europei e multipli per lo sciroppo di zucchero (usati nella
preparazione dei confetti a rosolio), una sbucciatrice, una
macchina per lucidare ecc.. È ben documentato, poi, il
passaggio dalla fase manuale a quella meccanica della produzione
dei confetti, passaggio avvenuto nel corso dell'800 e legato
dapprima all'energia del vapore e poi, dal 1893 circa,
all'energia elettrica (il primo motore elettrico, il primo
convettore d'aria calda ecc.). Stampe, riproduzioni e tavole
esplicative aiutano il visitatore a comprendere che cosa ha
significato per Sulmona l'industria dei confetti e soprattutto a
riallacciare l'attività presente con il glorioso passato.
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