Una tavola votiva tratta dal corredo fotografico di un servizio, intitolato <<Fra i serpari di Cocullo>>, apparso su <<La lettura>> dell'agosto 1911: a Cocullo è obbligatorio collegare la dedica ad Ercole con il rinvenimento delle statuette riproducenti la sua effigie, perchè in fondo il serparo appartiene alla stirpe di Ercole (Eracleìdes).