Pino
Zac, pseudonimo di Giuseppe
Zaccaria (1930 – 1985), al di là del dato anagrafico (la nascita
fuori dell’Abruzzo, a causa di un temporaneo trasferimento del padre per
motivi di lavoro), è da considerarsi sostanzialmente un pratolano, sia
per parte di madre, che per i molti anni qui trascorsi nel periodo della
formazione.
Zac
è stato uno degli artisti più versatili nel campo dell’immagine:
cartoonist, vignettista, scrittore, sceneggiatore, animatore e regista,
dotato di uno spirito irrequieto, osservatore attento dei vizi della
società, da lui visti con efficace ironia, non risparmiando neppure sé
stesso. La sua personalità scanzonata si rivela in modo particolare nelle
graffianti vignette satiriche (taglienti, ma non cattive, è stato
scritto), con le quali si è affermato specialmente all’estero,
collaborando con notissimi periodici. Ha ricevuto importanti
riconoscimenti dalla critica specializzata. Nel campo del fumetto, è
stato da noi il primo a svilupparne le tematiche in strisce autoconclusive,
con il suo “Gatto Filippo”. Una vera rarità sono le settantotto carte
dei “Tarot de l’an 2000”, stampati in Francia nel 1981. La sua
produzione – per chi riesce a procurarsene le raccolte – è ancora
oggi godibilissima.
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